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Come creare un logo efficace? 5 cose da considerare

Come creare un logo efficace? 5 cose da considerare

400 millisecondi (o 0,4 secondi) è il tempo che serve ad un cliente a giudicare il tuo logo, con questo piccolo intervallo a disposizione non puoi sbagliare. C’è da dire che in molti sanno come creare un logo usando i programmi di design, ma non è detto che sappiano farlo in modo efficace.
È affascinante osservare come che un logo sia in grado di influenzare il comportamento d’acquisto e le aziende dovrebbero sfruttare al meglio questa conoscenza.  Gli studi ce lo dicono chiaro, l’importanza del logo va oltre la mera estetica e trasmette informazioni sull’azienda e sulla sua qualità. Nell’articolo vedremo alcune ricerche in merito, come il nostro cervello percepisce il luogo e poi le cose a cui devi fare attenzione quando ti cimenti nel logo design.

Cos’è il logo?

La parola logo è l’abbreviazione di logotipo e rappresenta un simbolo identificativo, in genere è un disegno grafico o un testo.

La parola ha origine greca perché già al tempo si usavano i loghi, sulle monete per esempio si stampavano monogrammi, loghi di governatori o delle città. Sin dall’antichità insomma vi è stata l’esigenza di utilizzare simboli per trasmettere significati, si pensi anche agli stemmi delle famiglie nobili che rappresentano potere e riconoscimento.

Nel 1300 l’utilizzo del logo è stato usato per differenziare i vari commercianti e mercanti, ma anche adottato dalle famiglie ricche come filigrana per la carta per esempio. È con la rivoluzione industriale e lo sviluppo della pubblicità che troviamo il logo usato come lo conosciamo oggi.

Il logo è importante per le aziende perché crea una risposta emozionale che influenza il comportamento d’acquisto, vediamo come.

Come il nostro cervello percepisce il logo

Ecco, in sintesi quali sono le fasi attraverso cui percepiamo un logo nella sua interezza.


1. Per prima cosa quando vediamo un logo, un segnale viene inviato alla corteccia visiva primaria. In questa fase, si percepisce solo il colore del logo. Per esempio, quando si vede il logo Nike si percepisce una figura rossa che va verso l’alto.

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Fonte: https://www.entrepreneur.com/article/238484

2. Successivamente questo input passa alla corteccia visiva, qui il cervello assembla le forme e riesce a dare senso al simbolo. Il logo Nike adesso è visto come uno Swoosh (simbolo distintivo dell’azienda che si dice derivi dalla Nike di Samotracia).

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Fonte: https://www.entrepreneur.com/article/238484

3. Adesso, simbolo e colore formano un elemento che ha senso. Entra in gioco la memoria che riporta ogni esperienza passata che si è avuta con quel simbolo. Il logo è associato all’azienda Nike, che viene riconosciuta.

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Fonte: https://www.entrepreneur.com/article/238484

4. In ultima istanza, il cervello attribuisce un significato al logo, che è derivato da esperienze precedenti, come il nome del prodotto, dell’azienda oppure uno slogan o persino emozioni personali. Il logo Nike prende la forma di frasi celebri degli spot come “Just do it!” o di iconiche scarpe da ginnastica.

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Fonte: https://www.entrepreneur.com/article/238484

 

 

Come creare un logo che funziona: tondo o quadrato?

Ci sono molte ricerche sul logo design e non sarebbe sufficiente un singolo blog post per elencarle. Voglio comunque a provare a descrivere alcuni studi interessanti che forniscono spunti di riflessione interessanti.

Per prima cosa, quando un logo viene processato ci sono molte parti del cervello che si attivano, a parte quelle sopra citate, ve ne sono altre che entrano in campo a seconda della risposta emozionale del singolo. Per esempio, è stato studiato che quando vediamo i loghi di aziende che ammiriamo si attiva la parte del cervello in cui si forma l’autostima, ciò significa che le persone si identificano con i brand. Tutti conosciamo bene questo concetto che vediamo ogni giorno nei fan sfegatati della Apple, l’azienda è spesso favorita non per le prestazioni superiori dei suoi prodotti, quanto per lo status symbol ad esso associato.

Una studio pubblicato su Psychological Science suggerisce che i loghi visibili sui capi d’abbigliamento spingono il consumatore all’acquisto, soprattutto se si tratta di marche famose.

La rotondità o l’angolarità di un logo sono da sole in grado di influenzare la percezione dell’azienda o del prodotto, come confermano cinque ricerche pubblicate Journal of Consumer Research. Infatti, è stato dimostrato che i loghi rotondi ispirano morbidezza e questa sensazione evocata si traduce nella percezione dell’azienda, che sarà vista come un’azienda che si prende cura del cliente, attenta ai bisogni e molto aperta. Al contrario, gli angoli squadrati di un logo suggeriscono durabilità e resistenza.

Come creare un logo efficace: 5 considerazioni

Considerando cosa hanno rivelato gli studi che ti ho appena descritto, immagino adesso saprai come creare un logo d’impatto, ecco in breve le cose a cui devi fare attenzione.

1. Colori

I colori sono fondamentali nel logo, scegli quelli che rappresentano la tua azienda. Ma attenzione scegli anche la tua strategia dei colori, puoi optare per creare un effetto shock con colori complementari oppure armonioso con colori simili di tonalità diverse. Ricorda, il colore aumenta il riconoscimento del brand dell’80%.

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2. Design

Il logo deve essere semplice e comprensibile immediatamente. Quindi il design principale deve essere facilmente riconoscibile e senza troppi dettagli. Quest’ultimo deve anche rappresentare l’essenza della tua azienda quindi adeguato al tipo di business. Ci sono infinite possibilità qui perché non devi necessariamente utilizzare un’immagine, ma puoi usare simboli memorabili, testo o ologrammi.

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3. Memorabilità

Come già accennato la semplicità è una delle regole chiave per un buon logo, ciò significa che deve essere originale, non confondibile con altri e ideato tenendo in considerazione la facilità di riconoscimento e memorizzazione. Un trucco per verificare se un logo è memorabile e quindi memorizzabile è quello di sottoporlo a colleghi e famiglia. Da un lato puoi testare le reazioni sul momento e dall’altro,  a distanza di giorni per verificare se l’idea del logo è rimasta impressa.

4. Adattabilità

È sempre opportuno fare più versioni di uno stesso logo per poterlo adattare ai vari contesti in cui si dovrà inserire. Soprattutto oggi con la presenza di molte piattaforme online, vi è l’esigenza di modificare il logo a seconda delle specificazioni di quel certo sito o social. Per esempio, potresti creare una versione con testo e una senza, la versione testuale può essere usata quando il logo è mostrato in formati grandi (per esempio l’header del sito web) mentre quella senza testo nei formati più piccoli (per esempio favicon o foto profilo di Instagram).

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5. Diffusione

Per rendere un logo davvero efficace deve essere diffuso adeguatamente. Quindi non perdere occasione di inserirlo in email, volantini, insegne del negozio, lettere, scontrini, fatture e via dicendo. Gli studi ci dicono che  una persona deve vedere un logo 5-7 volte prima di associarlo all’azienda.

Come creare un logo? Con tutte le informazioni acquisite ti sarà possibile creare un logo efficace e d’impatto che spingerà i consumatori all’acquisto e a ricordarsi della tua azienda.

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